Musei Connessi: verso una nuova alleanza culturale. Cosa emerge dal programma del convegno ANMLI 2025

Il 25 e 26 novembre 2025 il MUSE – Museo delle Scienze di Trento ospiterà una delle più importanti occasioni di confronto nazionale sul futuro dei musei: “Musei connessi – Sinergie e partenariati per una nuova alleanza culturale”, il convegno annuale promosso da ANMLI – Associazione Nazionale dei Musei Locali e Istituzionali.
Due giornate dense di interventi, tavole rotonde e testimonianze che mettono al centro un tema cruciale: la capacità dei musei di costruire reti, collaborazioni e modelli di governance capaci di rispondere alle sfide culturali e sociali contemporanee.

La cultura come ecosistema collaborativo

Il convegno nasce da una consapevolezza ormai diffusa nel settore: i musei non possono più limitarsi al ruolo tradizionale di custodi del patrimonio, ma devono diventare luoghi attivi di dialogo, capaci di operare in sinergia con scuole, università, imprese culturali, enti locali e comunità.
In un contesto in cui la complessità delle sfide – sociali, economiche e tecnologiche – richiede approcci integrati, la cultura si trasforma sempre più in un ecosistema relazionale.
L’obiettivo di queste due giornate è dare spazio alle esperienze che stanno già lavorando in questa direzione, proponendo modelli concreti e replicabili.

La prima giornata: governance, reti territoriali e modelli regionali

Il programma di martedì 25 novembre si apre con i saluti istituzionali della Provincia Autonoma di Trento e del Comune di Trento, seguiti dall’introduzione ai lavori della presidente ANMLI Anna Maria Montaldo e del direttore del MUSE Massimo Bernardi.
Il keynote di Antonio Lampis affronta uno dei temi più delicati del panorama culturale italiano: quali prospettive può assumere oggi la governance della cultura e quali strumenti possono rendere più efficiente e sostenibile il lavoro dei musei locali.

La prima sessione di interventi offre uno spaccato prezioso di modelli regionali:

  • Il sistema museale trentino e le sue programmazioni integrate
  • La rete dei Forti e i progetti territoriali della Fondazione Museo Storico del Trentino
  • La rete della Grande Guerra, con riflessioni su resilienza e governance informale
  • Il caso della Toscana, che lavora su territori, welfare culturale e partecipazione
  • La Puglia, con il percorso di transizione verso un sistema culturale integrato

Si tratta di una panoramica ricca e articolata che mostra come, in diverse parti d’Italia, i musei stiano evolvendo verso strutture più cooperative, capaci di pianificare insieme e condividere obiettivi e risorse.

La seconda giornata: il ruolo delle associazioni museali e i partenariati pubblico–privati

La sessione di mercoledì 26 novembre apre con il keynote di Andrea Cancellato, Presidente Federculture, che approfondisce il rapporto tra musei e sistema culturale nazionale.
Segue una sessione dedicata alle associazioni museali, con gli interventi di:

  • ICOM Italia e la promozione di pratiche di rete
  • ANMS e la complessità delle reti dei musei scientifici
  • SIMBDEA e la trasformazione dei musei demoantropologici
  • ANMLI e la prospettiva dei musei degli enti locali

Questo blocco mette in evidenza come le associazioni possano guidare processi di innovazione e supporto, diventando punti di riferimento che facilitano il dialogo tra professionisti e territori.

La terza sessione affronta invece un tema tornato centrale negli ultimi anni: il partenariato pubblico–privato, uno strumento che, se ben strutturato, può generare valore, nuove competenze e maggiore sostenibilità economica.
Dai cantieri di restauro in Veneto alla membership di Fondazione Brescia Musei fino ai modelli di programmazione del MUSE, gli interventi offrono casi di studio molto concreti su come le collaborazioni tra pubblico e privato possano rafforzare la missione culturale delle istituzioni.

“Museo e democrazia”: il convegno ANMLI al Museo Civico di Bassano del Grappa

Giovedì 22 e venerdì 23 maggio 2025, presso la Sala Chilesotti del Museo Civico di Bassano del Grappa, si svolgerà il convegno ANMLI “Museo e democrazia”: due ricche giornate di studi che, insieme a direttori di musei, curatori, ricercatori e professionisti del settore, affronteranno il tema quanto mai attuale della concezione democratica dei musei, non solo intesi come custodi di patrimonio e divulgatori di conoscenza ma come agenti di cambiamento attivi nella costruzione di una cittadinanza consapevole. 

Il museo deve essere necessariamente un’istituzione democratica? E quale ruolo il museo ha o deve avere come presidio di democrazia?

L’ANMLIAssociazione Nazionale dei Musei Locali e Istituzionali fondata nel 1950 allo scopo di promuovere e tutelare il patrimonio artistico, storico e scientifico di proprietà o di pertinenza degli Enti Locali e Istituzionali, insieme alle altre associazioni museali si interroga su queste tematiche e cerca di esaminareattraverso alcuni interessanti casi studio dei musei italiani, in che modo il concetto di “democrazia” possa e debba declinarsi in ambito museale e quale possa essere la strada giusta per contribuire e coltivare un’idea democratica di Museo. A questo scopo il convegno intende promuovere un documento condiviso che possa diventare uno spunto di riflessione per tutte le istituzioni culturali.

L’evento si svolgerà in presenza presso Sala Chilesotti al Museo Civico di Bassano del Grappa, ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili senza necessità di prenotazione, e in diretta sul canale YouTubedei Musei Civici.

Promosso e organizzato da: ANMLI (Associazione Nazionale dei Musei Locali e Istituzionali)Comune e Musei Civici di Bassano del Grappa
Con il patrocinio di: ICOM Italia (International Council of Museums)

I Musei Civici di Venezia aprono le loro porte ai cani

Basterà prenotare online il servizio e al proprio arrivo i dog sitters si prenderanno cura del vostro cane mentre voi sarete impegnati con la visita ai musei civici. Si tratta della nuova iniziativa dei musei civici per assecondare le necessità di quei turisti che viaggiano con animali da compagnia e siamo certi che sarà molto apprezzata.

Brescia e Bergamo rinascono città d’arte

Il ricchissimo patrimonio storico e artistico delle due città lombarde, Brescia e Bergamo, è il volano per una rinascita in chiave culturale. Molti siti sono stati riaperti e valorizzati ma la chiave di volta di questa rinascita è stata affidare a Fondazione Brescia Musei la gestione dei musei civici.

Musei Comunali senza direttori

La mancanza di direttori per i luoghi culturali è un problema che segnaliamo da tempo e che accomuna tutto il territorio Nazionale. Nell’articolo del Corriere dell’Umbria viene dato un quadro della situazione nella Regione del Centro Italia.

Il soprintendente Franco Marzatico nel Cda del Museo archeologico di Cagliari

Il soprintendente per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, Franco Marzatico, è stato nominato dal ministro per i Beni e le Attività culturali Dario Franceschini tra i componenti del Consiglio di amministrazione del Museo archeologico nazionale di Cagliari. La Giunta provinciale esprime compiacimento per la prestigiosa nomina che andrà a consolidare i rapporti di collaborazione fra istituzioni culturali del Trentino e della Sardegna già avviati nell’ambito della rete museale delle statue stele. L’organismo, presieduto dal direttore del museo, Francesco Muscolini, è composto oltre a Marzatico, dal direttore regionale dei Musei della Sardegna, da Luca Giovanni Lioni e da Maria Antonietta Mongiu. La durata dell’incarico è quinquennale. 

Franco Marzatico, archeologo, è Soprintendente per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento dal 2014. Dal 1995 al 2014 è stato direttore del Castello del Buonconsiglio. Monumenti e Collezioni Provinciali presso cui ha ideato e realizzato 32 mostre con relativi cataloghi di argomento archeologico. Dal 1997 svolge docenza come professore a contratto di Museografia presso l’Università degli Studi di Padova e di Preistoria e Protostoria presso l’Università degli Studi di Trento. È presidente del comitato scientifico del Museo Archeologico dell’Alto Adige e membro del direttivo dell’Associazione Nazionale Musei degli Enti Locali e Istituzionali (ANMLI). Dal 2019 è il referente italiano del sito UNESCO “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”. Ha partecipato e diretto numerose campagne di scavo archeologico in Italia e all’estero. Ha al suo attivo oltre 240 articoli e saggi specialistici sull’archeologia dello spazio alpino. Suoi contributi sono presenti in cataloghi di mostre e atti di argomento archeologico di respiro internazionale realizzate in Italia e all’estero.